domenica 11 gennaio 2009

Non ora, non qui


"Mi torna alla mente il passato con parvenza di intero, per un bisogno di appartenenza a qualcosa, che stasera mi spinge verso di esso, verso una provenienza."

Questo breve ed intenso primo libro di Erri De Luca porta già impressi in ogni frase i segni di un vero scrittore: un tono di voce che appena si coglie diventa inconfondibile e la integrità di uno sguardo che sa mettere nel giusto fuoco i pensieri e i sentimenti.

Qui la memoria non è consolazione, ma è un dramma, e il tempo gioca un suo gioco crudele stabilendo distanze insormontabili tra chi narra e la materia del proprio racconto.

Una luce bianca e densa come quella che filtra da nuvole alte, bagna queste pagine.

E' la luce in cui il protagonista de "Il posto delle fragole" di Bergman vedeva i propri genitori ancor giovani a pescare con la canna sulle rive di un lago.

Leggendo questo libro, che rievoca i sentimenti di una infanzia trascorsa a Napoli e per sempre scomparsa, ho ripensato a quella immagine struggente che dice con assoluta e trasparente immediatezza il dolore per la vita che tutto cancella e ci rende estranei a noi stessi e al nostro passato.

(Raffaele La Capria)

Erri De Luca - Non ora non qui - Ed. Feltrinelli

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